Corro per Lugano, incontro tante persone e vivo una città in continua trasformazione. Vi sono tante cose che funzionano, altre che vanno migliorate. Abbiamo il dovere di lasciare un luogo migliore alle future generazioni.

Corro per Lugano, lo sport fa bene, come la cultura, e per fortuna nella nostra città c’è un’ampia offerta di eventi grazie anche ai tanti volontari che si mettono a disposizione. Quest’anno poi, da Presidente della StraLugano, devo arrivare allenato, anche se alla fine dei 3 giorni mi accorgo che ho corso più dei podisti!

Corro per Lugano, è mattina presto, incontro molte mamme indaffarate a gestire i loro bimbi, alcune fanno fatica a conciliare famiglia e lavoro, colpa degli orari, di un secolo fa, e alcune hanno difficoltà per l’iscrizione alla mensa o l’accesso ad un orario extrascolastico. In molte sedi scolastiche si deve ricorrere al dislocamento dei bambini al di fuori dal proprio quartiere di residenza, con ripercussioni sull'inserimento in un luogo lontano da casa.

Corro per Lugano, circondato dai palazzi, nella piana i terreni sono esauriti. Dovremmo cambiare il Piano Regolatore, crescere in altezza, liberando spazio a favore del verde e della mobilità lenta in sicurezza, evitando pericolose corsie per bici che vanno contromano. Ulteriori piani potrebbero essere concessi, in sinergia pubblico/privato, per appartamenti a pigione moderata o a prezzi accessibili. Finalmente molte famiglie e i nostri giovani troverebbero casa in città.

Corro per Lugano, il Parco Ciani inizia a fiorire, sempre bello grazie ai nostri bravi giardinieri. Incrocio altri runner, siamo tutti molto rilassati, la città ha visto qualche episodio di violenza ma sono vicende isolate, questa è una città sicura e la polizia è vigile, a volte sono le leggi che non sono adeguate alle nuove forme di crimini. Però non dobbiamo abbassare la guardia, soprattutto con le droghe e le forme di bullismo giovanile.

Corro per Lugano, mi devo fermare, mi manca l’aria. Soffocata dal traffico, la città è subito congestionata. L’offerta del trasporto pubblico è migliorata negli ultimi anni, presto arriveranno il tram-treno e i bus elettrici, ma non basta. Sono molti i veicoli che sono solo di passaggio e per questi dobbiamo trovare soluzioni alternative, che sappiano coniugare libertà di movimento con la tutela della salute ed il diritto dei luganesi di vivere la propria città. Possiamo anche cambiare le nostre abitudini negli spostamenti di corto raggio, e sostenere in maniera mirata gli abitanti dei quartieri più distanti dal centro. Siamo tutti parte della “grande Lugano".

Corro per Lugano, giro intorno all’USI. Sono convinto che rendere Lugano una vera città universitaria sia indispensabile per l’economia e per il prestigio che ne deriverebbe. Tutte le città che hanno Università godono di positive ricadute: appartamenti affittati, bar e ristoranti che funzionano, vita sociale serale, associazioni e start-up. Dobbiamo attrarre studenti, non allontanarli solo perché cercano un po’ di sano e contagioso divertimento che farebbe bene anche ai meno giovani.

Sono arrivato a casa. Per ora mi fermo qui. Lo sport insegna che non si vince da soli. Per il traguardo in Piazza Riforma dobbiamo correre insieme.

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